Dante e la gola, prelibatezze trecentesche
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Con grande entusiasmo la rubrica “Alesia ed i suoi compagni di viaggio ospita questa settimana il contributo dell’Amica Antonia, che di cuore ringrazia
di Antonia Ida Fontana
Se gustando un cioccolatino o godendo una buona cena diciamo di commettere un “peccato di gola“ non pensiamo certo all’Inferno ma piuttosto al colesterolo o alla bilancia.
La nostra società, che, a differenza di quanto accadeva ancora nell’800, non conosce la fame, ha smesso di apprezzare il bello grasso ed ammira anzi la snellezza, che nulla ha a che vedere con la macilenza di un tempo, dovuta a carestie e fatica, i problemi attuali sono semmai la bulimia o l’anoressia.