MONTEBELLUNA - I finanzieri del Comando Provinciale di Treviso, in collaborazione con i colleghi del
Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma, hanno smascherato un particolare meccanismo, attuato dal titolare di una libreria di Montebelluna e da 57 giovanissimi, destinatari del Bonus Cultura 18app, per utilizzare il contributo statale per finalità diverse da quelle stabilite.
Il
Bonus Cultura, come noto, è un’iniziativa dedicata a promuovere la cultura fra i giovani: un buono di 500 € da spendere in cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell’editoria audiovisiva, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonché abbonamenti a quotidiani, anche in formato digitale. L’iniziativa è dedicata ai ragazzi che hanno compiuto i 18 anni nell’anno precedente a quello di erogazione del contributo.