Il Comune studia strumenti alternativi alle ex circoscrizioni
L’assessore De Franco illustra il percorso partecipativo che all’inizio del 2022 porterà alle consulte territoriali
04 Luglio 2021
REGGIO EMILIA. C’erano una volta le Circoscrizioni, luogo istituzionale elettivo più prossimo al territorio, momento di discussione nei quartieri e nelle ville storiche, camera di compensazione della dialettica politica che poi approdava in consiglio comunale.
C’erano e non ci sono più, ma qualcuno (più d’uno, per la verità) le rivorrebbe qui a Reggio Emilia, anche se a eliminarle dall’ordinamento istituzionale non è stato un regolamento cittadino, bensì una legge nazionale.
A fronte di un’inedita alleanza trasversale che punta al ritorno ai “bei tempi andati”, c’è il lavoro della Giunta comunale di Reggio Emilia che – così come già fece nella passata consigliatura l’allora assessora Valeria Montanari, con i “Qua” e i “Laboratori di quartiere” – prova a immaginare strumenti alternativi alle circoscrizioni, ma che ne recuperino lo spirito, se non proprio il funzionamento... tal quale.