Simone Biles, da sempre contro tutti È stata penalizzata perché i suoi movimenti erano troppo difficili, e le altre atlete non riuscivano a farli. È passata dal "sistema" Larry Nassar ed è sopravvissuta. A Tokyo ha cambiato ulteriormente lo sport. Nell’agosto 2019, un video di una competizione di ginnastica artistica diventa virale. Viene dai Campionati nazionali statunitensi e riprende la 22enne Simone Biles mentre esegue – per la prima volta in una competizione femminile – un doppio salto raccolto all’indietro con triplo avvitamento (triple-double). Non era la prima volta che Biles impressionava il pubblico, ben oltre gli addetti ai lavori e gli affezionati che seguono la disciplina, con uno dei suoi salti spettacolari: alle Olimpiadi di Rio, nell’estate del 2016, aveva infatti già eseguito “The Biles”, il suo marchio di fabbrica battezzato nel 2013, una discesa con doppio salto all’indietro e doppio avvitamento, detto anche Tsukahara avvitato o double-double dismount. Anche quella volta era una prima volta: nessuno nella storia della ginnastica artistica aveva eseguito un movimento simile prima di lei.