Roma, 22 giu. (Labitalia) - L’avvio dell’attuazione del Family Act deve essere accolto con favore, anche se tardivo rispetto alla grave contrazione della natalità e condizionato dall’introduzione di un valore Isee, che riduce significativamente l’impatto della riforma. Questa la posizione del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, chiamato a presentare le proprie osservazioni e proposte sul disegno di legge n. 2267 in materia di assegno temporaneo per i figli minori presso la commissione Lavoro del Senato. L’innesto dell’indicatore Isee nella regolamentazione al fine di limitare il numero dei beneficiari dell’assegno unico – si legge nel documento inviato alla 11a Commissione di Palazzo Madama – produce di fatto l’effetto di penalizzare i redditi familiari rispetto a quelli individuali. Opportuno valutare, per il Cno, l'uso del “quoziente familiare”, che suddivide una parte del reddito familiare e le relative aliquote di prelievo in rapporto ai carichi familiari.