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Di interruzione volontaria di gravidanza si è tornati a parlare con la vicenda di Michele Mariano, l’unico ginecologo non obiettore di coscienza in Molise. Da pochi giorni, scrive un quotidiano locale, è affiancato dalla dottoressa Giovanna Gerardi, anche lei non obiettrice. Ma in questa regione la percentuale di ginecologi che considera l’aborto contrario ai suoi principi rimane la più alta a livello nazionale: 92,3. Eppure, dichiara l’Unione Donne in Italia in un suo comunicato, «ogni struttura deve prevedere un tetto alle obiezioni del personale medico interno».
Non sempre accade, come emerge dalla relazione sull’attuazione della legge 194/78, un documento che il ministero della Salute dovrebbe presentare al Parlamento ogni anno. Ma gli ultimi dati disponibili del 2018, sono stati trasmessi a giugno 2020, nonostante il ministero debba inviare la documentazione entro febbraio.