Per la prima volta l’Oms aggiunge test sul Dna tra gli esami per fare diagnosi: oltre il numero conta la qualità del seme. Gli andrologi Sia e Siru: “Potrebbero nascondersi nel Dna spermatico le cause del 30% di casi di infertilità maschile inspiegati con valori nella norma. Ampliare le indagini allo studio del Dna spermatico aumenterà e migliorerà le diagnosi, utili a fronteggiare anche il grave declino demografico che affligge il nostro Paese”