di Francesco Ferrante
Gli investimenti cinesi in Africa si sono moltiplicati negli ultimi anni, soprattutto dopo il lancio della
Belt & Road Initiative (BRI) nel 2013. Le analisi prodotte circa la maggiore presenza cinese in Africa si sono finora concentrate sui progetti infrastrutturali che hanno indebitato i paesi ospitanti e sulla costituzione di alcune basi militari come quella di Gibuti.
Probabilmente, l’apertura della base navale a Gibuti nel 2017 è stata la risposta della Cina ad un ambiente che necessitava di maggiore sicurezza per i suoi concittadini ed i suoi interessi nel continente. Fino ad allora, la presenza cinese in Africa era stata quasi interamente dedicata al commercio e allo sviluppo economico, con gli Stati Uniti a fare la parte del leone nello sforzo militare e antiterrorismo.