50 anos sem Jim Morrison [Arquivo RS]
Relembre a cobertura da Rolling Stone EUA em 1971 sobre a morte do polêmico e apaixonante líder do The Doors
Ben Fong-Torres Publicado em 02/07/2021, às 18h28 - Atualizado em 03/07/2021, às 08h00
John Densmore, Robby Krieger, Ray Manzarek e Jim Morrison (Foto: Elektra Records Joel Brodsky / Wikimedia Commons)
Como parte da celebração dos 15 anos da
Rolling Stone no Brasil, continuamos a resgatar as melhores reportagens publicadas na revista desde 2006. Nesta semana, vamos relembrar o obituário do cantor Jim Morrison, líder da banda The Doors, que morreu aos 27 anos há exatas cinco décadas, em 3 de julho de 1971.
Oltre la percezioneIl primo album dei Doors è un viaggio psichedelico tra musica e poesia
Il disco del debutto della band di Jim Morrison è un incrocio di generi musicali che danno vita a sound rabbioso, brillante, irregolare, sciamanico e provocatore. Un mix perfetto per creare dal nulla un mito destinato a durare per sempre. Read&Listen
Pochi album (e per di più di debutto) hanno avuto la capacità di creare dal nulla un mito destinato a durare per sempre. È quello che succede in un anno incredibilmente ricco di creatività, un momento storico in cui il rock diventa maggiorenne, una forza tanto culturale quanto di spessore musicale.
Jim Morrison, 50 anni fa la sua morte: ma per molti fan il leader dei Doors è ancora vivo
di Niccolò Agliardi
Sono passati 50 anni dalla scomparsa di
Jim Morrison. Più o meno tanti quante sono le teorie stravaganti che accompagnano la sua morte. Chiamiamole pure varianti, come ci suggerisce la nostra epoca e accettiamo il loro ruolo nella calcificazione del mito. Già, perché Morrison sembra essere diventato più iconico in morte che in vita. Qualsiasi sparizione porta con sé oscurità e mistero. La religione il più delle volte aiuta a mitigarli, ma nel rock psichedelico puro del decennio 65- 75, Dio non può proprio venire in aiuto.