Santarcangelo dei Teatri, un Fantastico Mutante
Per
Bruno Latour come ha segnalato
Giovanni Boccia Artieri, presidente del festival nella sua presentazione il senso di vivere nell’epoca dell’Antropocene è “che tutti gli agenti condividono lo stesso destino mutevole, un destino che non può essere seguito, documentato, raccontato e rappresentato utilizzando una delle vecchie caratteristiche associate alla soggettività e all’oggettività. Lontani dal provare a “riconciliare” o “mescolare natura e società, l’obiettivo politicamente cruciale è al contrario la “distribuzione dell’agency” ( intesa come “potenza d’agire” ndr) il più lontano e nei modi più “differenziati” possibile”.
L’insegna luminosa di “Futuro Fantastico” accoglie gli spettatori nella location del parco Bad Powell al festival Santarcangelo dei teatri (foto Demian)