Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
Lettere al direttore - Viterbo - Scrive Francesco Mattioli: Oggi invece c è chi va in piazza per il diritto di infettare gli altri in onore e in difesa della propria libertà
Condividi la notizia:
Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Caro direttore, sì, è vero, c’ero anch’io quel giorno ad osservare tra il divertito e il meditativo quello che oggi si chiamerebbe il “flashmob” di Guido Landucci e dei suoi “accoliti” dello Spigolo.
Viterbo – Francesco Mattioli
Nella Viterbo sonnacchiosa e tremebonda di quel 1980 sembrò qualcosa tra lo sbarco dei marziani a piazza delle erbe e il diversivo di un attacco terroristico, comunque inatteso e scioccante. Oggi non dico che passerebbe inosservato, ma si giocherebbe le sue chances su tik tok, youtube o instagram, goccia di mare nell’esibizionismo mediatico divenuto normalità soprattutto
Lo Spigolo
Viterbo – “Lo Spigolo Reloaded 1978-’80>2021” ovvero una raccolta delle avventure straordinarie di un gruppo di liceali rivoluzionari, prevalentemente del Ruffini, che alla fine degli anni Settanta si aggiravano dalle parti del corso e di piazza delle Erbe.
Tra loro c’erano Antonello Ricci e Guido Landucci che, a distanza di quarant’anni, hanno unito le forze e con la complicità di Dario Tredicucci, Massimo Giacci e molti altri si sono dedicati all’amarcord perché la città non ne perda la memoria.
Non un’operazione nostalgia, ma il recupero di un pezzo di storia che non è solo dei protagonisti, ma del capoluogo, dicono. Quando nessuno avrebbe osato immaginare dopo nemmeno un decennio la caduta del muro di Berlino. We can be heroes, just for one day.