Centocinquanta chilometri di nuove ciclabili, almeno la metà di proteste e polemiche. Virginia Raggi ci conta molto. Entro fine consiliatura sogna che una buona quantità dei 150 chilometri di piste ciclabile promesse alla città durante la pandemia possa essere davvero realizzato.
Non c’è niente di più semplice e meno divisivo della mobilità in bicicletta da sventolare in campagna elettorale. Questo discorso però vale in generale. Come concetto. In concreto, dal Torrino a San Giovanni, da via Gregorio VII a Battistini, ogni nuovo percorso è finito al centro delle polemiche di residenti e dei commercianti. Parcheggi che scompaiono, lavori lasciati a metà, corsie stradali troppo ristrette. Il campionario delle lamentele è lunghissimo.