Retequattro. Sul caso della
Mazara del Vallo il
dito sulla piaga delle indagini che a suo dire sono state
manomesse . Altro che polemica con
Piera Maggio (la madre della piccola aveva diffidato la trasmissione a non parlare del caso cosa che non è avvenuta). Il giornalista lancia accuse e dice che non si fermerà, che cercherà la verità.
Nuzzi ha spiegato nel finale della trasmissione prima di lanciare gli ultimi servizi che questo non è il racconto di vicende private Amiche e amici parlavamo del patto fra noi di
Quarto Grado e voi telespettatrici e telespettatori. Questo patto si basa sugli atti processuali. Sull informazione degli atti processuali. Attenzione
Alessandro Meluzzi. A
Quarto Grado, il programma di
Gianluigi Nuzzi in onda su Rete 4, tiene banco il caso della bimba scomparsa a Mazara del Vallo il primo settembre 2004. Ed ecco che il professore
tira in ballo una nuova pista, insomma indica dove, a suo parere, dovrebbero essere allargate le indagini per arrivare alla verità su questa drammatica e straziante vicenda.
Meluzzi infatti nutre dei sospetti su dove possa essere finita Denise Pipitone,
sospetti che riguardano il contesto sociale. E spiega: A volte nelle indagini bisogna restringere lo zoom col microscopio, altre volte per capire qualcosa bisogna allargarlo sul contesto .
Dunque, entra nel dettaglio: Voi pensate davvero e siete tutti esperti di indagini e criminologia, con tutto il rispetto che si può avere e io ho per il popolo siciliano che adoro, che in un territorio come Mazara del Vallo nel Trapanese che è
mamma Piera Maggio vuole delle scuse da noi - continua Gianluigi Nuzzi - i
o non ho problema a chiedere scusa perché mamma Piera è una vittima di questa storia. Da 17 anni sta cercando la verità, capire c
osa è successo alla povera Denise. Ma per noi il patto con voi telespettatori è di
dare notizie, dare documenti, vuol dire
approfondire e farne un racconto e incontrare il vostro interesse. Ed è per questo che noi continueremo a fare il nostro lavoro che è quello di dare notizie e lo continueremo sempre. Quindi dalle scuse alla stoccata: Perché
nessuno può decidere cosa i giornalisti devono occuparsi, di quali argomenti e temi mettono in scaletta e cosa no. Noi lo faremo sempre, anche questa sera. Come poi è avvenuto.