(di Antonella Ricciardi) Nel dialogo che segue di esprime Paolo Vecchioli, avvocato de L’Aquila di lunga esperienza che, senza giri di parole, e con grande franchezza, esprime nette critiche all’estrema lentezza di un processo (a suo avviso, inopportunamente politicizzato) che, nato da una inchiesta del 2014, per presunta sovversione d’ispirazione neofascista, ancora non inizia…e l’estrema lunghezza si configura già nel senso di estrema iniquità. Nonostante l’iter sia in effetti di quasi sette anni, il processo non riesce non solo a chiudersi, ma nemmeno ad aprirsi: è un dato incontrovertibile; in questi anni, peraltro, sono deceduti in attesa di giudizio, due imputati: il 93enne professor Rutilio Sermonti, agli arresti domiciliari, e la consigliera comunale lancianese Katia De Ritis, che aveva conosciuto il carcere: entrambi nel 2016. La De Ritis era stata malata oncologica, e, pur scarcerata per motivi di salute, in prigione aveva in precedenza fatto presente, con
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Antes das recentes eleições, todos vimos Keiko Fujimori arrependida de seus “erros do passado”. Nos disse, compungida e soluçante, que se havia superado, que os meses de prisão haviam permitido que refletisse, que se havia “encontrado com Deus” e que havia assimilado os duros golpes da vida.
Assim esteve até a noite de 6 de junho. Quando viu que as cifras eleitorais lhe eram adversas, arremeteu com tudo e deu rédea solta à sua agressividade, cuidadosamente escondida.
Desde então não parou mais. Pelo contrário. Na medida em que foram confirmados os algarismos da ONPE, foi-se incrementando sua animadversão.