Marilena Renda
Si può credere alle schede librai? E alle quarte di copertina? Ma soprattutto, si può credere a un narratore che palesemente si compiace di essere inattendibile e in apertura di romanzo dichiara, chiamando in causa il suo ex-editore, di essersi stancato del sesso omosessuale, dei culturisti e dei loro muscoli, e che finalmente vuole convertirsi al romanzo âtradizionaleâ e affrontare da una prospettiva diversa (terza persona, narratore onnisciente) i nodi più intricati che agitano questi anni? In realtà , si tratta di nodi già affrontati da Siti nei libri precedenti: la mercificazione del desiderio, il corpo come âsupermerceâ, il deserto del reale, la questione del come-stare-fuori-dallâumano, intriso comâè lâio narrante di pulsioni opposte che lo fanno dubitare della sua umanità e lo pongono a volte in terra, altre in cielo, più spesso in una reietta terra di nessuno dove la sua sostanza fisica e morale gli Ã�