di
Mauro Baldrati
Forse a qualcuno è capitato di spedire un manoscritto a un editore e sentirsi rispondere – quando l’editore risponde, il che non accade sempre – che è “un genere che non va.” Oppure che è l’argomento che non va. A me è accaduto. Ho inviato il file di un romanzo breve a due editori, che sono anche amici. Mi hanno risposto dopo un paio di settimane, con due giudizi articolati che mi hanno sorpreso perché identici, benché i due editori non si conoscano, appartengano a generazioni diverse e abitino in città lontane l’una dall’altra. Il testo era valido, dicevano, e uno, il più anziano, affermava di averlo “bevuto”, di non riuscire più a smettere. Non ho dubitato della sua sincerità. Non aveva alcun interesse a mentire. Però, hanno detto entrambi, purtroppo era impubblicabile perché “troppo datato” (testuale nelle due mail).