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Un anno scolastico orribile, peggiore del precedente, quello che studenti e insegnanti si sono appena lasciati alle spalle: il Covid ha costretto a lunghi mesi di “prigionia” in casa, con ragazzi incollati davanti al pc per seguire, male, le lezioni a distanza. Un anno duro anche per i presidi, che spesso hanno dovuto “inventare” il modo per organizzare al meglio ogni cosa in una situazione inedita e complicatissima, così come per le famiglie; insomma, un’esperienza che tutti sperano di essersi lasciati definitivamente alle spalle.
Speranza che ha ripreso vita con le parole dell’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, che lunedì scorso ha detto che a settembre nel Lazio la didattica a distanza non ci sarà “perché si riuscirà a vaccinare il 70/80% degli studenti sopra i 12 anni” e anticipando che dopo Ferragosto ripartiranno le somministrazioni visto che il richiamo è a 21 giorni e che perciò si farà in tempo per l’inizio dell’anno scolasti