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Rifiuta clamorosamente il trasloco della Biblioteca nel Borgo della cultura chiedendo che quegli spazi all’interno dell’ex Ospedale Grande degli infermi vengano utilizzati per una facoltà di medicina. Annuncia la presentazione di un nuovo progetto per un polo unico bibliotecario da realizzare nel quadrante che ruota intorno a quel Palazzo Santoro, sede della biblioteca degli Ardenti, attualmente in fase di ristrutturazione. Ma soprattutto attacca frontalmente, senza mai concedergli l’onore di nominarlo, il rettore dell’Untus, Stefano Ubertini, accusandolo di voler fare, sulla scia del predecessore, l’asso pigliatutto, di non rispondere alle sue lettere e di non voler collaborare con un’istituzione importante quale è appunto la biblioteca.