Gazzetta di Mantova
Sardegna in bici: nella vecchia ferrovia, tra miniere, cervi e dune
L'itinerario da San Gavino al mare di Piscinas si svolge in parte lungo il tracciato di un'antica tratta ferroviaria che serviva questa zona ricca di miniere, e si conclude con un tuffo in uno dei mari più belli del mondo
di
Giacomo Pellizzari
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La Sardegna sudoccidentale è un’area ancora relativamente vergine, selvaggia e lontana da quel turismo di massa che affolla le spiagge della costa orientale. Qui, in particolare tra le regioni del Campidano e del Linas, sorgeva un tempo una delle zone minerarie più importanti d’Europa. Oggi, quel che ne rimane è un piccolo tesoro nascosto a misura di ciclo-viaggiatore. Un tesoro fatto di archeologia industriale, quella delle miniere dismesse e dei villaggi abbandonati, ma anche di natura incontaminata, quella della macchia mediterranea. Qui non è raro imbattersi in qualche esemplare di cervo sardo. Inutile dire che il mezzo ideale per godersi appieno questa zona è quello lento della bicicletta, capace di farci sostare dove e quando vogliamo e di notare cose che altrimenti non noteremmo.