Nel 2021 non c’è una piazza artistica così attiva in Italia come quella romana. Sebastiao Salgado, l’antologica di Aldo Rossi, e in particolare la mostra “Archeology Now” nelle sale della Galleria Borghese di Damien Hirst sono tra gli appuntamenti imperdibili. Mentre sul versante italiano spicca l’esposizione (difficile da inquadrare) di Nico Vascellari alla Fondazione Nicola Del Roscio
Potrebbe tranquillamente farne a meno, vista la straordinaria offerta “classica” per cui è considerata la città più bella del mondo. E invece Roma, in quest’ultima anomala stagione con il ritorno dei primi turisti stranieri e l’abbandono dei locali per altri lidi («sono tutti in vacanza – dicono i taxisti- e non trovi un posto al mare già dai primi di luglio»), sembra proprio la capitale dell’arte contemporanea, per una serie di incroci e coincidenze o forse il bisogno di darsi finalmente un’identità attuale che attragga gli appassionati non solo per il Colosseo, i Fori, le piazze e le fontane.