Papà Aldo da villa Fabbro: «Così il mio Roberto ha chiuso quel cerchio rimasto aperto nel ‘94»
Marche
Martedì 13 Luglio 2021
di
Fabrizio Romagnoli
JESI - «Si è visto quello che vale Roberto». Ne è sicuro babbo Aldo. Lì a Villa Fabbro dove, come sempre, ha seguito in tv insieme alla moglie Marianna il figlio
Da giocatore e da allenatore il figlio di Aldo e Marianna aveva già vinto scudetti e trofei in piazze dove non ne erano arrivati mai o non ne arrivavano da anni. Ora raggiunge Pozzo, Valcareggi, Bearzot e Lippi nel ristrettissimo club dei Ct azzurri vincenti. «Roberto ha riportato in tutti l’amore per la Nazionale che non c’era più. Il merito è di tutti quelli che ci hanno lavorato- dice Aldo- dal massaggiatore a Mancini, fino ai giocatori che sono stati sempre uniti. Compatti, anche nelle difficoltà, trovando ogni volta la forza di darsi una mano. Come l’altra sera, quando si sono ritrovati sotto di un gol quasi subito. Poi la vittoria è arrivata ai rigori e i rigori sono una sofferenza. Chi sta nel calcio lo sa bene». E Aldo Mancini di stare nel calcio può dirlo forte, dato che ancora oggi che gli anni sono 86 la sua seconda casa è il campo, al Pirani del Boario dove si allena la Junior Jesina la cui scuola è intitolata al figlio.