Il corretto funzionamento dello scalo della capitale afghana è fondamentale affinché gli Stati Uniti possano mantenere una presenza anche solo diplomatica nel Paese. Ankara ha espresso interesse nella gestione, ma Washington non si fida pienamente e ha quindi bisogno di un Paese alleato che possa controllare i movimenti turchi nel Paese. Il premier Orbán offre il suo aiuto per avvicinarsi agli americani in un momento di tensione con Bruxelles
LaPresse
Gli americani sono a un passo dal ritiro definitivo dall’Afghanistan a vent’anni dall’inizio dell’operazione Enduring Freedom, ma prima di ammainare l’ultima bandiera c’è una questione che Washington deve risolvere. La gestione della sicurezza dell’aeroporto di Kabul. Il corretto funzionamento dello scalo della capitale afghana è fondamentale affinché gli Stati Uniti possano mantenere una presenza anche solo diplomatica nel Paese e garantire ai propri funzionare il transito da e per l’ambasciata di Kabul in sicurezza. L’aeroporto servirebbe anche a Washington per muovere il suo personale in altre zone del Paese, oltre che per inviare in Afghanistan aiuti umanitari o per condurre operazioni di evacuazione e d’intelligence. Ed è qui che entrano in gioco la Turchia e, sorprendentemente, l’Ungheria.