Come vuole essere presentata? Come
Ida Dominijanni, firma antica del Manifesto o come filosofa, donna di sinistra o semplicemente come femminista? “Meglio pensatrice femminista. È una definizione che spaventa di meno e definisce di più”. Non è un compromesso come quello che propone Matteo Renzi sul ddl Zan? “E’ una parola bellissima ma io non mi fiderei di un compromesso proposto da lui. E’ sempre la qualità del compromesso a contare”. Enrico Letta vuole infatti andare in Aula e contarsi e dicono che lo faccia per “contare”. Sta sbagliando lui o non lo comprendiamo noi? “Capisco Letta e il suo bisogno di fare del Pd il partito dei diritti, ma non condivido questa sua decisione. Il ddl Zan è rischioso giuridicamente ma rischiosissimo politicamente”.