La Nuova Bussola Quotidiana
31-07-2021
A pochi passi da Piazza Venezia si trova la casa da cui Ignazio di Loyola guidò, fino alla morte, la Compagnia di Gesù. Tre stanze, dove il santo spagnolo meditava, scriveva e, nell’apposita cappellina, celebrava l’Eucaristia. Dopo la Santa Messa si soffermava poi per due ore in preghiera, e il suo volto, racconta un testimone, diventava così splendente da lasciare attoniti.
A pochi passi da Piazza Venezia, si trova un forziere, uno scrigno di arte e storia, dove la spiritualità del santo fondatore dell’ordine religioso dei Gesuiti ha avuto la propria “culla”. Cerchiamo, prima di tutto, di avere un quadro demografico della Città Eterna ai tempi di Ignazio: quando il santo guerriero spagnolo, nel 1537, arrivò a Roma, la città contava circa 50.000 abitanti. Palazzo Venezia, all’epoca, rappresentava la dimora della corte papale. Dunque, la scelta di porre il quartier generale dell’Ordine vicino alla piazza romana (oggi conosciuta come “Piazza del Gesù”) non fu - certamente - casuale. Per sant’Ignazio, la casa che sorgeva nella vicina area di Palazzo Venezia, era la sua quarta dimora. E sempre questo luogo ospitò la riunione dei Compagni del Gesù per l’elezione del loro primo Generale: dopo alcune reticenze, fu Ignazio stesso ad assumere l’importante ruolo. Era l’8 aprile del 1541.