La carriola degli sfollati ritorna sull’Altopiano assieme agli alpini
Da carbonara di rovolon ad asiago dopo cento anni
G.B.
25 Luglio 2021
ROVOLON
A distanza di oltre un secolo una vecchia carriola di legno con la ruota in ferro lasciata a Nanto dai profughi di Asiago nella Prima guerra mondiale, è stata riportata sull’Altopiano da alcuni alpini di Carbonara e del vicino comune berico camminando sino al paese di Treschè Conca dov’è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri. Durante il percorso di circa 80 chilometri gli alpini che si sono alternati alla spinta, si sono fermati a rifocillarsi a Vicenza, Carrè e Chiuppano prima del passaggio, nella parte finale, lungo il famoso sentiero in salita del trenino, la vecchia ferrovia che collegava Piovene Rocchette ad Asiago. Questa mattina è prevista una cerimonia nella chiesa di Treschè Conca, dopodiché il cimelio sarà conservato nel museo della Pro loco. La carriola era arrivata a Nanto con il sacrestano di Treschè Conca al seguito del parroco don Pietro Dal Cason. Entrambi sfollati. Alla morte del sacrestano le carriola rimase per oltre mezzo secolo in un granaio di Nanto. Durante dei lavori di manutenzione dell’abitazione del prete venne ritrovata la carriola e un alpino la conservò per 39 anni, prima di donarla alla Compagnia dell’Angelo di Carbonara. Mariano Carollo e Denis Viero, componenti la Compagnia teatrale di Carbonara, decisero di ricordare l’esodo dall’Altopiano della sfortunata gente con il percorso inverso della carriola. Date le precarie condizioni del vecchio attrezzo, per poterlo far arrivare a destinazione l’hanno montato su un telaio di legno con una ruota di gomma. ––