Da Nanni Moretti a Virzì: il cinema italiano non bullizza la periferia, la rende cult
Ritorno a Coccia di Morto.
Riccardo Milani può permettersi il sottotitolo ironico del sequel di uno dei suoi successi, perché con il primo capitolo quasi tutto ambientato a Bastogi ha dimostrato che
la periferia (romana) non si bullizza, ma si ama. Meglio prendere in giro Capalbio con un’iconica Franca Leosini.
Nanni Moretti in quel Tuttocittà cinematografico che è
Caro Diario è ormai mitico, così come la
Ostia di Amore Tossico – Caligari si vide contestato da tutti i commercianti di zona – ma anche quella, di una singola cabina, di Casotto di Citti, in cui un’umanità poco edificante si alterna in un paio di metri quadrati scarsi (Jodie Foster compresa).