Per p. Romanelli “qualcosa si muove” nel pantano della diplomazia internazionale, ma serve una tregua “effettiva” e un “aiuto umanitario”. Il voto ieri all’Onu un passo positivo, ma va accompagnato dall’ingresso di cibo e medicine e dal blocco dell’invasione a sud della Striscia. Misto di “gioia e amarezza” per le celebrazioni della Settimana Santa.