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La mattinata è scandita dalla scelta di contenuti multimediali per il portale istituzionale e per i social (pillole di curiosità per tenere alta l’attenzione sul sito e sul personaggio: abitudine nata durante il lockdown e mantenuta) e dallo studio “appassionato” degli anni trascorsi da Giuseppe Garibaldi nel buon retiro di Caprera. Studio soprattutto su appunti e quaderni autografi, insostituibili fonti di ispirazione per sviluppare nuovi progetti. L’intento è quello di ricomporre e fare emergere l’altra faccia del patriota, quella di Garibaldi contadino, appassionato di trattati di agronomia e astronomia (custoditi nella “casa di ferro”, prefabbricato dove sistemò la biblioteca) e creatore di un vero paradiso ricco di ogni varietà di piante, come gli agrumi fatti arrivare da Catania e gli ulivi, da cui produceva un ottimo olio».