Gazzetta di Mantova
di
Luca Corsolini
(afp)
Causa pandemia, i Giochi di quest'anno si svolgono senza pubblico: ma ci sono diversi modi per far sentire il proprio supporto agli atleti in gara
30 Luglio 2021
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Scene da Olimpiadi senza spettatori: abbiamo visto tutti gli atleti chiamare a casa dopo la loro gara, in lacrime con genitori, nonni, parenti, meglio se con una medaglia al collo per sentirsi più vicini.
E allora cosa manca di Tokyo, a noi telespettatori, che inseguiamo i cinque cerchi anche su tutti i social, guidati dall'hashtag faro #ItaliaTeam? Controlliamo il medagliere degli azzurri. Sono andati sul podio atleti di città, e altri di Paesi che, sia detto senza offesa, non tutti sanno, o sapevano dove fossero. Vito Dell'Aquila, il primo podio italiano ai Giochi, anzi il primo oro, ha fatto diventare Mesagne, in provincia di Brindisi, la capitale italiana del taekwondo, a maggior ragione essendo lui la seconda medaglia d'oro legata alla stessa palestra in cui si allenava Carlo Molfetta, vincitore ai Giochi di Londra. La judoka Maria Centracchio, appena scesa dal podio (in realtà ancor prima di salirci per ritirare il suo argento), ha detto fieramente di essere la prima molisana a vincere una medaglia ai Giochi. Potremmo andare avanti ancora, fortunatamente, visto che i successi continuano. Ad esempio, Aldo Montano, argento nella sciabola a squadra, e alla personale quinta e ultima Olimpiade, ha esaltato per l'ennesima volta il suo genius loci, lui livornese da generazioni: nel 2004 quando vinse l'oro ad Atene gettò lo scompiglio tra i dirigenti del Comitato Olimpico Internazionale perché sul podio portò un tricolore personalizzato con il numero 0586 che loro credevano un codice pericoloso, e che invece era semplicemente il prefisso telefonico della città. Tra l'altro, Livorno è la provincia con più atleti partecipanti alle Olimpiadi di quest'anno in rapporto alla popolazione (Brescia invece potrebbe vincere il titolo di provincia che ha prestato più allenatori alle nazionali straniere). E oggi, per chiudere questa parte di discorso, gli atleti hanno persino maggiori libertà di espressione.