C’è un pensiero politico che continua, nonostante tutto, a leggere le vicende dell’Unione Europea con il filtro dei “padri fondatori”. Serve più realismo
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, con David Sassoli, presidente dell'europarlamento (LaPresse)
Marcus Krienke, in un recente articolo sul Sussidiario, ha ricordato la recente elevazione a venerabile della Chiesa cattolica di Robert Schuman, uno dei padri della Comunità Europea insieme ad Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer. L’articolo è importante, perché ricostruisce come sia sorta l’idea di una Comunità Europea e come ne sia iniziata la realizzazione.
Come sottolinea l’autore, è stato sorprendente che l’iniziativa sia stata offerta a Italia e Germania dalla vincitrice Francia, ma ciò è stato possibile per la “saldezza nel principio cristiano dell’universale solidarietà”. Una saldezza che univa Schuman agli altri due politici cristiani, De Gasperi e Adenauer, e che permise l’inizio della costruzione di quel progetto di Comunità Europea parte della comune eredità democratico-cristiana.